lunedì 11 febbraio 2008





La voce più nuova e più vecchia del tango
by Dj Punto y Branca

L'argentino Cristobal Repetto ha soltanto 27 anni, ma la sua voce sembra uscire da un vecchio grammofono. Con questa recupera quel che lui stesso chiama "la timbrica perduta". Ma non siamo davanti a un imitatore, più o meno ironico, dei cantores di una volta, semplicemente canta così.Non costruisce lo stereotipo, piuttosto è immerso in esso.

Cristobal Repetto, nato a Maipù nel 1979, ha una gola imparentata a quella di Ignacio Corsini (1891-1967) e di Agustin Magaldi (1898-1938). Canta da quando aveva 12 anni, iniziando con un'altro genere di canzoni come quelle di Luis Alberto Spinetta, uno dei grandi del rock argentino. Il suo timbro è un timbro acuto naturale. A 15 anni, esplorando il repertorio "criollo", scopre che la sua voce è molto vicina a quella dei "payadores" ed ecco la sorpresa: si possono cantare tanghi con voce acuta. Dalla sorpresa passa al lavoro duro, studiando canto e cominciando a sviluppare un proprio stile, non soltanto vocale ma anche interpretativo, soprattutto tanghi intimamente legati a storie del passato.

Repetto ha il suo primo contatto viscerale col tango con Roberto Goyeneche. Più che dallo stile interpretativo, rimane abbagliato dalla carica espressiva del "Polaco".
"Soprattutto la sua ultima fase - racconta Repetto in una intervista- che è molto vincolata ai primi testi del rock argentino: tutta quella cosa viscerale che aveva lui quando cantava. è da li che mi arriva il tango.  Da quel momento ho cominciato a cercare una sintesi tra il "criollo" e l'urbano, tra la musica di campagna e quella della città.Sono stato folgorato dal tango degli anni 20 e 30, in cui il cantor si acompagnava solo con la chitarra, ed è quello che sto facendo. Mi ha preso per il suo aspetto musicale ed emotivo, perché sono nato in un piccolo paese, dove la musica è molto in contatto con la milonga, con la musica del sud. In questi tipi di tanghi ho scoperto che c'era qualcosa della mia infanza".

Cristobal Repetto è stato scoperto da
Daniel Melingo (Tangos Bajos- Santa Milonga), con cui ha partecipato a concerti in Argentina ed Europa, e Gustavo Santolalla (premio Oscar per la colonna sonora di Brokeback Mountain) che lo lancia a livello internazionale quando lo chiama per formare parte del progetto di electrotango "BajoFondo Tango Club".



"Che Gustavo mi chiamasse per partecipare a Bajofondo è stata una vera sorpresa per me. Lui mi ha spiegato che stava per realizzare un disco di tango elettronico e a me ha fatto un pò paura perché non vedevo in che modo lui potesse usare la mia voce lì dentro. Ma quando ho visto la serietà con cui le cose venivano affrontate e tutto l'amore dei musicisti per il tango, ho sentito che al di là dello "scherzetto" che stavamo per commettere, eravamo li per sperimentare,... e farlo molto interesse e rispetto... E così ho accetatto. Poteva essere un problema, ma è andata. Alcuni ancora oggi mi rinfacciano quella partecipazione"

Nel suo primo disco solista sceglie un repertorio dove il pezzo più antico è del 1927 e il più recente del 1961.Fantastica l'interpretazione di "Cantando" di Mercedes Simone.

Canzoni del secolo XX, interpretate da un ugola quasi del XIX secolo e dirette da una testa del XXI. Una visione del passato che guarda al futuro. Di solito ogni volta che si canta un tango degli anni '30 lo si interpreta come se fosse una barzeletta, una canzone minore.
Repetto dimostra che queste canzoni possono essere cantate sul serio, senza ironia. Repetto ha scomesso anche sul suono: tre chitarre senza spine e un violin-cornetta, come l 'Orchestra di Julio De Caro nel 1920. Strumenti e canzoni in via di estinzione. Come la sua voce, che con vivace forza esprime l'intenzione di continuare ad esistere.



DISCOGRAFÍA: 2004 Cristóbal Repetto Seminal (Surco/Universal)
Cristóbal Repetto Voz
Daniel Yaria Guitarra acústica
Martín Creixell Guitarra acústica
Javier Amoretti Guitarra acústica
Javier Casalla Violín

PARTECIPAZIONI
BAJOFONDO TANGO CLUB
SUPERVIELLE
CAFE DE LOS MAESTROS
JAVIER CASALLA

(Articolo apparso sul numero 2 della rivista E' Tango-2006)
www.e-tango.it

1 commento:

niky ha detto...

Ottimo e originale, confesso che non lo conoscevo. Non si finisce mai di imparare...
Niky